Infezione delle vie urinarie: colpisce principalmente le donne 

colpisce principalmente le donne

L’infezione delle vie urinarie è molto diffusa, quantomeno tra le rappresentanti del sesso femminile: il 25%-30% di tutte le donne di età compresa fra 20 e 40 anni l’ha già avuta almeno una volta nella vita. Negli uomini, per contro, questa è talmente rara da non essere neppure presa in considerazione.

In linea di massima, un’infiammazione dell’uretra può anche passare totalmente inosservata quando il sistema immunitario dell’organismo reagisce rapidamente e distrugge gli agenti patogeni. Se però questi ultimi proliferano, possono arrivare fino alla vescica e provocare una cistite, anche questa prerogativa soprattutto delle donne. Il motivo: la causa abbinata all’anatomia femminile.

L’agente patogeno che causa le infezioni delle vie urinarie è già presente nell’organismo umano

L’80-90% delle infezioni delle vie urinarie è provocato dai batteri E. coli, naturalmente presenti nella flora intestinale dove non causano alcun danno e sono utili. Se, tuttavia, tali batteri attraverso l’orifizio arrivano all’uretra e proliferano rapidamente nelle sue mucose, spesso l’infezione raggiunge la vescica, causando la cistite. Stimolo frequente a urinare, bruciore alla minzione, dolori al basso ventre e persino sangue nell’urina – i sintomi di un’infezione delle vie urinarie sono dolorosi e sgradevoli.

L’agente patogeno che causa le infezioni delle vie urinarie è già presente nell’organismo umano
Troppo vicina, troppo corta: il problema dell’anatomia femminile
Il tratto è più lungo negli uomini

Troppo vicina, troppo corta: il problema dell’anatomia femminile

L’apertura anale e l’orifizio uretrale nella donna non sono molto distanti, ecco perché i batteri E. coli possono arrivare con più facilità all’uretra che è lunga 2,5-4 centimetri. Non c’è dunque da meravigliarsi se gli agenti patogeni riescono a raggiungere la vescica.

Il tratto è più lungo negli uomini

L’uretra maschile, che misura 20-25 cm, può superare di dieci volte la lunghezza di quella femminile, ed è distante dall’ano. Pertanto per i batteri è difficile raggiungere l’uretra, per non parlare della vescica: quasi utopico. I vantaggi di avere il condotto lungo: quando, molto raramente, gli uomini contraggono un’infezione delle vie urinarie, questi sono quasi sempre in età avanzata e hanno la prostata ingrossata.

FEMANNOSE® N

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