Corso di formazione breve Infezioni delle vie urinarie
Cistite: un problema tipicamente femminile? Perché le donne soffrono di cistite con maggiore frequenza
La cistite è la malattia infettiva più comune delle vie urinarie: circa il 50% delle donne soffre di un’infezione della vescica almeno una volta nella vita. Ciò è dovuto soprattutto alle differenze anatomiche tra donne e uomini. Mentre l’uretra maschile, con una lunghezza media di circa 20 cm, è relativamente distante dall’orifizio anale, nelle donne la distanza è di appena 3-4 cm. Questo fa sì che i batteri intestinali raggiungano rapidamente la vescica, provocando un’infezione. Le donne giovani e sessualmente attive, in particolare, sono spesso soggette a infezioni e tendono a contrarre la cosiddetta cistite da luna di miele.
Ma anche una gravidanza e la menopausa mettono alla prova il corpo femminile. A causa dell’alterato equilibrio ormonale, le donne in gravidanza e quelle più anziane hanno un maggiore rischio di contrarre la cistite e di avere un decorso più grave. Per questo rientrano tra i gruppi a rischio di cistite.

Infezione delle vie urinarie: colpisce principalmente le donne

L’infezione delle vie urinarie è molto diffusa, quantomeno tra le rappresentanti del sesso femminile: il 25%-30% di tutte le donne di età compresa fra 20 e 40 anni l’ha già avuta almeno una volta nella vita. Negli uomini, per contro, questa è talmente rara da non essere neppure presa in considerazione.
In linea di massima, un’infiammazione dell’uretra può anche passare totalmente inosservata quando il sistema immunitario dell’organismo reagisce rapidamente e distrugge gli agenti patogeni. Se però questi ultimi proliferano, possono arrivare fino alla vescica e provocare una cistite, anche questa prerogativa soprattutto delle donne. Il motivo: la causa abbinata all’anatomia femminile.
L’agente patogeno che causa le infezioni delle vie urinarie è già presente nell’organismo umano
L’80-90% delle infezioni delle vie urinarie è provocato dai batteri E. coli, naturalmente presenti nella flora intestinale dove non causano alcun danno e sono utili. Se, tuttavia, tali batteri attraverso l’orifizio arrivano all’uretra e proliferano rapidamente nelle sue mucose, spesso l’infezione raggiunge la vescica, causando la cistite. Stimolo frequente a urinare, bruciore alla minzione, dolori al basso ventre e persino sangue nell’urina – i sintomi di un’infezione delle vie urinarie sono dolorosi e sgradevoli.



Troppo vicina, troppo corta: il problema dell’anatomia femminile
L’apertura anale e l’orifizio uretrale nella donna non sono molto distanti, ecco perché i batteri E. coli possono arrivare con più facilità all’uretra che è lunga 2,5-4 centimetri. Non c’è dunque da meravigliarsi se gli agenti patogeni riescono a raggiungere la vescica.
Il tratto è più lungo negli uomini
L’uretra maschile, che misura 20-25 cm, può superare di dieci volte la lunghezza di quella femminile, ed è distante dall’ano. Pertanto per i batteri è difficile raggiungere l’uretra, per non parlare della vescica: quasi utopico. I vantaggi di avere il condotto lungo: quando, molto raramente, gli uomini contraggono un’infezione delle vie urinarie, questi sono quasi sempre in età avanzata e hanno la prostata ingrossata.

La sostanza D-mannosio
Il D-mannosio, uno zucchero semplice naturale, è ottenuto dal glucosio tramite un processo di fermentazione. Il materiale di partenza è mais non-OGM. Il D-mannosio è presente, in piccole quantità, anche nell’organismo umano, dunque non è estraneo al corpo. A un dosaggio più elevato, le molecole del D-mannosio impediscono ai batteri di aderire alle mucose in modo che questi vengano espulsi insieme all’urina.
Rischio individuato – batterio eliminato:
azione del D-mannosio


I batteri E. coli, principali fattori scatenanti di cistiti e infezioni delle vie urinarie, si attaccano ai ricettori del D-mannosio sulle mucose provocando l’infezione. Preso per via orale, il D-mannosio attraversa il tratto gastrointestinale senza essere metabolizzato.
Con l'assunzione di FEMANNOSE® N il D-mannosio giunge immodificato e in maggiore quantità alla vescica e alle vie urinarie attraverso il sistema circolatorio. Il D-mannosio si lega alle fimbrie (piccoli filamenti) dei batteri che causano l'infiammazione (al 90% E. coli) neutralizzandoli. I batteri inattivati vengono poi eliminati con l'urina.
D-mannosio contro la cistite - in netto vantaggio




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- Può essere usato durante la gravidanza e l’allattamento previa consultazione con il medico
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- Principi attivi
2 g di D-mannosio
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